CONFINDUSTRIA, UN CANTIERE DI POLICY AL SERVIZIO DEL PAESE

1.

Un cantiere
di policy

Confindustria costituisce per sua natura un cantiere di policy industriali, economiche, fiscali e del lavoro, con la missione di promuovere, nell’interesse generale del Paese, il ruolo dell’industria e dei valori della cultura d’impresa, contribuendo al processo democratico e ad una migliore qualità della regolazione nazionale ed europea.

Nel corso degli ultimi dodici mesi, Confindustria ha partecipato alla definizione delle politiche pubbliche, anche intervenendo in oltre trenta audizioni in Parlamento, per garantire il necessario sostegno al tessuto imprenditoriale del Paese, particolarmente colpito dagli effetti della pandemia e successivamente dalle conseguenze del conflitto in Ucraina sul rialzo dei prezzi e sulla scarsità delle commodity. Ha portato avanti, inoltre, le istanze dell’industria sui temi del lavoro e della formazione, sulla riforma fiscale, sulle agevolazioni per le imprese ed il rilancio degli investimenti privati, sui temi ambientali, sulle semplificazioni e sulle riforme necessarie all’implementazione del PNRR, sulle crisi d’impresa.

Attualmente, nel nostro Paese l’attività di rappresentanza degli interessi non è oggetto di una disciplina organica. Sono attivi, a livello nazionale, sia il Registro dei Rappresentanti di interessi della Camera dei Deputati, sia il Registro Trasparenza del Ministero dello Sviluppo economico, presso i quali Confindustria è regolarmente iscritta, fin dalla loro istituzione. Tuttavia, il dibattito sul tema, soprattutto negli ultimi mesi, è stato molto acceso ed ha condotto per la prima volta all’approvazione, in prima lettura alla Camera, di una Proposta di Legge che punta a disciplinare a livello nazionale l’attività di rappresentanza di interessi, attualmente in discussione in seconda lettura al Senato. Per il valore collettivo della sua azione di rappresentanza ed in virtù del ruolo riconosciuto costituzionalmente, Confindustria è attualmente esclusa dall’applicazione della disciplina prevista dalla nuova Proposta di Legge. Il provvedimento istituisce il Registro dei rappresentanti di interessi presso l’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato, prevedendo adempimenti ed oneri sia in termini organizzativi sia di gestione, che avrebbero gravato eccessivamente sulle Associazioni imprenditoriali, le quali svolgono, per loro missione, un ruolo preminente di rappresentanza di interessi.

2.

Una base
associativa
imponente
e in crescita

Confindustria, Confederazione Generale dell’Industria Italiana, è la più grande Associazione di rappresentanza delle imprese manifatturiere e di servizi: associa oltre 150mila imprese di tutte le dimensioni, in prevalenza PMI, che impiegano circa 5,5 milioni di persone.

I numeri ufficiali evidenziano un tasso di dimissioni e recessi al minimo storico nel 2021 mentre i nuovi ingressi sono in crescita. Nonostante la fase di crisi prolungata e di carattere eccezionale, si conferma la solida tenuta della rappresentatività della Confederazione.

Confindustria opera per sostenere le Associazioni del Sistema nel risolvere le necessità-core delle aziende e i nuovi bisogni legati al complesso scenario attuale. La fragilità delle imprese e i cambiamenti sui mercati, unita alla scarsità e caro-prezzi di materie prime, indebolisce le aziende e può depotenziare la loro relazione con il sistema della rappresentanza: di qui l’intenso lavoro di collaborazione con le Associazioni sulla fidelizzazione e sull’attrazione di nuove imprese, anche attraverso partnership ed eventi che coinvolgono imprese e stakeholder, al fine di intensificare il dialogo sui loro fabbisogni e aspettative.

3.

Un’organizzazione di rappresentanza indipendente ed efficiente

Il network associativo è il principale fattore di congiunzione fra Confindustria e il mondo delle imprese. Il Sistema Confindustria è composto da 222 Organizzazioni associate, fra cui 69 Associazioni di territorio e 86 Associazioni di settore.
I processi di aggregazione associativa realizzati a partire dal 2015 hanno modificato la presenza territoriale del Sistema, con un impatto significativo in termini di razionalizzazione dei servizi e di efficacia della rappresentanza. Per potenziare l’efficienza organizzativa di un sistema molto articolato, sono stati modificati lo statuto confederale e i regolamenti interni. Sono stati elaborati nuovi protocolli di aggregazione per accompagnare progetti di sinergie ed integrazioni tra le Associazioni del Sistema; sono stati condivisi oltre 100 progetti di miglioramento organizzativo interno; sono stati adottati oltre 400 indirizzi vincolanti da Probiviri confederali e Consiglio di indirizzo etico e dei valori associativi. All’ottimizzazione dei processi si è accompagnata una performance molto positiva degli incassi contributivi e un incremento delle quote di presenza confederale nelle sedi di rappresentanza esterna.

La sostenibilità economica della confederazione è un prerequisito importante per l’indipendenza e l’efficacia operativa dell’Organizzazione: nel bilancio 2021 è stato raggiunto un avanzo della gestione operativa e finanziaria di oltre 2 milioni di euro, in linea rispetto a quanto previsto nel budget di periodo e in netto miglioramento rispetto al risultato 2020, che riportava un avanzo di circa 1 milione di euro. Sono inoltre proseguite – in continuità con l’anno precedente – le numerose iniziative finalizzate a una forte razionalizzazione dei principali costi gestionali dell’Organizzazione, al fine di mitigare il rischio connesso alle incertezze del momento e con l’obiettivo di conseguire risultati positivi di bilancio. Le importanti azioni di ottimizzazione realizzate hanno portato a ottenere un totale oneri di 35,5 milioni di euro, il risultato più basso degli ultimi diciassette anni, con una riduzione rispetto al 2004, primo anno in esame, del 24%. Il totale proventi è di 37,5 milioni di euro.

4.

Un capitale professionale specializzato

L’organico di Confindustria è pari a 184 risorse (che si amplia a oltre 220 considerando anche le società controllate.
Si conferma l’alto livello di qualificazione del personale (l’86% delle risorse assunte nel corso del 2021 ha conseguito una specializzazione post lauream) e l’alta incidenza della componente femminile, che rappresenta più della maggioranza, nel complesso e nei livelli di inquadramento medio-alti. L’organico è rimasto sostanzialmente invariato rispetto all’anno precedente. Tuttavia, il turnover, che ha comportato l’ingresso di 14 risorse a fronte di 13 uscite, ha determinato un abbassamento dell’età media (36 anni per i nuovi ingressi a fronte di 48,5 anni delle risorse in uscita).
Prosegue inoltre l’attività di sviluppo delle risorse umane: al sistema di valutazione delle performance e delle competenze, si sono aggiunte attività volte a identificare percorsi di crescita delle risorse ad alto potenziale. Sono stati rivisti i livelli professionali e individuate qualifiche e job title per ciascun dipendente; sono stati realizzati piani di successione per ciascuna area volti a identificare i backup interni delle figure chiave, al fine di valorizzare le risorse ad alto potenziale. Il piano welfare, infine, comprende iniziative a sostegno del work-life balance, quali lo smart working, oltre alla possibilità di usufruire di permessi per l’inserimento dei figli all’asilo nido ed in caso di ricovero di familiari.

5.

Servizi, formazione e reti d’impresa

Confindustria Servizi chiude l’esercizio 2021 con un utile di 9,2 milioni di euro, oltre che per un positivo andamento della gestione ordinaria della Società, anche per gli effetti di due operazioni straordinarie immobiliari. Nonostante il perdurare delle restrizioni dettate dalla crisi pandemica Covid-19, sono state realizzate diverse iniziative, sia in presenza sia attraverso l’utilizzo di strumenti digitali, con un riscontro molto positivo a livello nazionale in termini di visibilità (fra le varie: B20 – Italy 2021; Connext seconda edizione, svoltosi nelle giornate del 2 e 3 dicembre 2021 presso il MiCo di Milano; Hub vaccinale presso il Centro Congressi “Auditorium della Tecnica”). Inoltre, per quanto concerne l’attività delle Convenzioni RetIndustria, nel corso dell’esercizio hanno aderito al piano delle attività 45 aziende, che hanno stipulato, nonostante le difficoltà, oltre 13.000 contratti per un fatturato complessivo di quasi 100 milioni di euro, generando un risparmio totale per il Sistema Confindustria di più di 9 milioni di euro.

Sistemi Formativi Confindustria (SFC) nel corso del periodo Maggio 2021-Maggio 2022, con l’obiettivo di assicurare e mantenere un’offerta formativa valida e variegata sono stati sviluppati per Altascuola nove progetti e sono stati formati quasi 2.500 imprenditori e manager del Sistema Confindustria, con un significativo aumento rispetto all’anno precedente.
Sul fronte della formazione diretta alla tecnostruttura del Sistema, sono stati portati avanti i diversi percorsi di formazione per i Direttori del Sistema, il programma Communication Expert e il percorso sui temi del Marketing per il Sistema.
Per gli imprenditori con cariche associative sono state realizzate le nuove edizioni dei Programmi di formazione per Piccola Industria e Giovani Imprenditori. Sistemi Formativi Confindustria ha inoltre realizzato 48 progetti di eccellenza su diversi temi di attualità, che hanno complessivamente formato circa 8.400 partecipanti.

RetImpresa ha lavorato per potenziare gli strumenti di data analisys, matching e gestione delle competenze per le reti d’impresa. Dai dati raccolti è emerso che il fenomeno reti continua a crescere: a maggio 2022 erano infatti oltre 43mila le imprese con 7.793 contratti di rete (85% senza soggettività giuridica) segnando un +13% rispetto all’anno precedente.
Nel 2021 RetImpresa ha presentato RED – Reti e Dati, il primo portale di open data sulle reti d’impresa in Italia. Per promuovere le collaborazioni tra imprese è stato lanciato RetImpresa Registry, la piattaforma di open innovation che utilizza la blockchain come identity provider.

La codatorialità, i basket bond di rete per finanziare investimenti, la formazione e la consulenza sono al centro dei RetImpresa LAB, la Rete nazionale di servizi qualificati e innovativi dedicati alle collaborazioni tra imprese che si sviluppa nei territori e nelle filiere del Sistema.