Sono sotto attacco i nostri valori, valori che dobbiamo difendere pensando a trovare un percorso che possa mettere fine a questo tragico conflitto, che ogni minuto ci propone delle immagini strazianti che ci colpiscono come cittadini prima, come padri e madri di famiglia e come imprenditori.
Sono immagini che ci pongono davanti delle sfide di un futuro molto incerto, ma che sono sicuro che insieme sapremo vincere.
Carlo Bonomi
Presidente Confindustria
marzo 2022

IL CONFLITTO
RUSSIA – UCRAINA

1.

Help Desk per le imprese

Lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina avvenuto il 24 febbraio 2022 ha comportato grande tensione e incertezza nello scenario geopolitico con ripercussioni significative per le attività delle imprese sia sul mercato nazionale sia sul mercato internazionale. Confindustria ha creato immediatamente un “Help Desk” al servizio delle imprese, per assisterle nell’interpretazione delle sanzioni adottate dall’Unione europea e nell’applicazione delle relative misure. La situazione emergenziale, dapprima circoscritta alle aziende più direttamente impegnate sui mercati ucraino, russo e bielorusso, è divenuta in breve tempo sistemica e tale da coinvolgere l’intera industria nazionale.
L’intervento di Confindustria ha fronteggiato sul piano normativo la complessità, la variabilità e talvolta la scarsa leggibilità dei Regolamenti di riferimento.
Sul piano operativo ha sostenuto le imprese per le difficoltà logistiche, l’impossibilità di effettuare o ricevere pagamenti dai Paesi sanzionati, e le ha supportate nell’ambito di un’accurata due diligence per evitare di subire le conseguenze, anche penali, che deriverebbero dal trattare con persone fisiche o giuridiche rientranti nel novero dei soggetti destinatari di sanzioni ad personam.
L’attività di assistenza, rivolta alle imprese e a tutto il Sistema confindustriale, ha contribuito notevolmente a dissipare le incertezze. Le principali criticità incontrate nell’attività di assistenza sono state legate all’interpretazione del sistema sanzionatorio a causa dei continui cambiamenti di scenario e dei frequenti episodi di over compliance da parte di attori pubblici e privati, oltre ai quesiti sui blocchi logistici e doganali e ai rischi reputazionali per sostenere relazioni con entità oggetto delle misure. L’azione di Confindustria ha garantito alle imprese di agire limitando il rischio di violare le norme e indicazioni ed incappare in sanzioni amministrative e penali da parte delle autorità competenti.
La diffusione di informazioni ragionate sul quadro sanzionatorio ha contribuito ad accrescere la conoscenza delle misure adottate a livello comunitario e nazionale, aiutando le imprese a limitare l’impatto della crisi bellica, e soprattutto evitando loro di agire in difformità rispetto ad esse. Grazie anche al coinvolgimento di soggetti esterni, primo tra tutti il Ministero degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale, è stato possibile ricostruire un quadro di riferimento contemporaneamente dettagliato, puntuale ed aggiornato a beneficio degli associati.

2.

Programma Gestione Emergenze per l’Ucraina

Contestualmente Confindustria ha riattivato il Programma Gestione Emergenze (PGE) per rispondere all’emergenza generata dalla guerra e, in particolare, a fornire sostegno ai profughi. Il PGE rappresenta un esempio virtuoso di partenariato pubblico-privato volto a potenziare la risposta del Paese alle emergenze e, in tempo di pace, a promuovere maggiore consapevolezza sulla prevenzione tra imprese e amministrazioni locali. Nato su iniziativa di Piccola Industria in occasione del sisma dell’Emilia nel 2012, è stato formalizzato nel 2016 con un primo Protocollo d’Intesa tra Dipartimento Nazionale Protezione Civile e Confindustria rinnovato di nuovo nell’ottobre 2021.
Per l’emergenza Ucraina l’Associazione, attraverso questo programma, ha coordinato e supportato le aziende associate nella raccolta di beni e servizi donati per un valore stimato di circa 300.000 euro. Si è trattato principalmente di beni alimentari non deperibili, bevande, attrezzature mediche, coperte, indumenti e attività di logistica per trasportare questa merce negli hub di raccolta gestiti dal Dipartimento della Protezione Civile. Grazie alla collaborazione delle imprese e alla rete del PGE le donazioni sono arrivate nell’hub della Protezione Civile a Palmanova, in provincia di Udine per poi essere così trasferite in Polonia. Con l’obiettivo di fornire al DPC informazioni utili, è stata realizzata una mappatura online sulla disponibilità delle imprese a mettere a disposizione a titolo gratuito spazi da destinare all’accoglienza di profughi ucraini o a offrire, per un determinato periodo di tempo e con una gestione diretta da parte dell’imprenditore stesso, la sistemazione in strutture ricettive. In un solo mese sono state contattate circa 80 aziende interessate a mettere a disposizione spazi da destinare all’accoglienza di profughi in Italia o a donare beni e servizi per supportare la loro prima accoglienza in Polonia. Le informazioni raccolte sono state di supporto alla pianificazione modulare realizzata dal DPC con le Regioni e il terzo settore.