PAGAMENTI E FINANZA
PAGAMENTI – COMITATO PAGAMENTI ITALIA E PAGAMENTI PA
Confindustria partecipa – insieme a tutti i soggetti interessati dalle tematiche del mondo relativo ai pagamenti (Banca d’Italia, MEF, ABI, banche, circuiti di pagamento, PagoPA, Confartigianato, Confcommercio, ecc.) – al Comitato Pagamenti Italia. Si tratta di un Comitato multistakeholder costituito su iniziativa di Banca d’Italia e dedicato a seguire l’evoluzione della regolamentazione europea e nazionale sui pagamenti che è in continuo aggiornamento.
Negli ultimi mesi si è discusso di: progetto dell’Euro Digitale sviluppato dalla BCE; messa a punto dei processi implementativi nazionali richiesti dalla Seconda Direttiva sui Servizi di Pagamento e dall’Area Unica dei Pagamenti in Euro (SEPA); nuove normative proposte dalla Commissione europea su Fintech e Pacchetto sulla Finanza Digitale sviluppate al fine di promuovere una disciplina dei rischi correlati all’operatività digitale dei soggetti finanziari e cogliere le opportunità offerte dalle tecnologie in ambito finanziario, a vantaggio delle imprese.
Confindustria ha rappresentato agli altri partecipanti del Comitato la posizione dell’industria sulle tematiche oggetto di discussione e le eventuali criticità emerse al fine di migliorare la relazione tra le imprese e gli operatori del mercato in tema di pagamenti. Proprio in tema di pagamenti Confindustria ha anche continuato a seguire lo sviluppo della digitalizzazione dei servizi della Pubblica Amministrazione e della Piattaforma Pago PA.
ARBITRO BANCARIO FINANZIARIO (ABF)
Confindustria nomina, insieme a Confartigianato, Confagricoltura e Confcommercio, alcuni componenti dei collegi dell’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) e ne segue l’attività.
L’ABF è un sistema di risoluzione delle controversie che possono sorgere tra i clienti e le banche o gli altri intermediari in materia di operazioni e servizi bancari e finanziari, alternativa al ricorso alla giurisdizione ordinaria.
Si tratta di un organismo indipendente e imparziale nei compiti e nelle decisioni, sostenuto nel suo funzionamento dalla Banca d’Italia e articolato, sul territorio nazionale, in sette Collegi: Bari, Bologna, Milano, Napoli, Palermo, Roma e Torino.
L’ABF è nato in risposta all’esigenza di garantire una maggiore rapidità nella risoluzione di questioni di modesta entità, evitando così di oberare di lavoro le aule dei tribunali e ovviando l’attesa dei lunghi tempi per la risoluzione delle controversie. Ricorrere all’ABF consente un notevole risparmio in termini economici dato che è possibile presentare ricorso con costi irrisori e senza necessità di difesa in giudizio da parte di un avvocato.
Di recente, anche grazie alle sollecitazioni di Confindustria, il suo raggio di azione è stato esteso. È stato infatti raddoppiato, da 100 a 200 mila euro, il limite della somma massima che può essere richiesta nell’ambito della controversia. Resta invece senza limite la possibilità di ricorrere all’ABF per l’accertamento di diritti e obblighi (ad esempio, per la mancata cancellazione di un’ipoteca dopo l’estinzione di un mutuo).
Il Rapporto ABF 2020 ha evidenziato che i ricorsi delle imprese sono stati 1.038 corrispondenti al 3,3% del totale.
OPERAZIONI STRAORDINARIE
OPERAZIONE BUY-BACK AZIONI SOLE 24ORE S.P.A
A fine 2021 – inizio 2022, Confindustria ha portato a termine l’operazione di riacquisto delle partecipazioni azionarie ne Il Sole 24 ORE S.p.A. (la Società) – detenute da Associazioni ed Enti del Sistema a seguito dell’operazione di ricapitalizzazione eseguita qualche anno fa – attraverso la conclusione di 36 contratti che l’hanno portata a detenere una partecipazione pari al 66,816% del capitale della Società.
L’operazione si è articolata nei seguenti passaggi:
- confronto con Associazioni/Enti del Sistema interessati in ordine a termini e condizioni per il riacquisto delle partecipazioni azionarie, secondo criteri di parità di trattamento;
- adesione con manifestazione di interesse da parte di numerose Associazioni;
- avvio delle attività di engagement con le Associazioni aderenti;
- finalizzazione delle operazioni di trasferimento, scandite secondo cronoprogramma; puntuale informativa all’Autorità di vigilanza e al mercato.
L’operazione ha risposto all’esigenza di rafforzare la posizione di Confindustria nell’azionariato, al fine di confermare l’impegno profuso nella Società. Al riguardo, è stato centrato l’obiettivo di superare la percentuale del 66,6% del capitale sociale, funzionale a consolidare tale posizione anche nell’Assemblea in seduta straordinaria della Società.